Nicole Kidman, Patty Pravo, le canzoni di Mina in giapponese, balocchi e profumi: questi gli elementi che contraddistinguono l’ambientazione che il duo Ricci/Forte utilizzano per raccontare una storia fatta di sangue, dolore, lacrime e ricordi, come quella del protagonista di “Wunderkammer Soap”, installazione-teatrale che arriva finalmente a Napoli, dopo i successi ottenuti fuori e dentro i confini italici, grazie alla rassegna di cultura omosessuale “In Ogni Senso”, diretta da Luca Mercogliano, ad un anno dal successo ottenuto dalla ditta foramta dai due autori-registi con “Troia’s discount” al Nuovo Teatro Nuovo. La stanza da bagno di un appartamento privato, per la precisione quella del “Patron” dell evento, l’architetto-enologo Diego Nuzzo, che nel suo locale “Penguin” ospita tutta gli appuntamenti della manifestazione, si trasforma in set ideale per questo che potremmo definire un corto teatrale a tutti gli effetti, interpretato in maniera struggente fino a toccare punte di disperato lirismo, dal bravissimo Nicolò Todeschini. Le parole registrate raccontano fuori campo l’io di un transessuale giunto al bilancio definitivo della sua vita, la perdita della sua innocenza, gli incontri consumati in auto prese in prestito, l’attesa di quell’amore che non arriverà, fino ad infliggersi a colpi di rossetto le ferite su di un corpo che non ricorda più la tenerezza ma solo l’offesa.
Il pubblico, che assiste in gruppi di cinque per volta a questo spettacolo-evento, ne rimane turbato, stordito, commosso, e, perché no, financo infastidito. Ma di certo non lascia indifferenti questa storia di stra-ordinaria follia, di una Didone abbandonata al destino che l’omologazione dei ruoli costringe il suo corpo visto diverso dalla società borghese, che di giorno partecipa al family day e di notte cerca il piacere “proibito”.
Teatro